Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: luce

Numero di risultati: 163 in 4 pagine

  • Pagina 1 di 4

Storia sentimentale dell'astronomia

534731
Piero Bianucci 50 occorrenze

Storia sentimentale dell'astronomia

La retina è una parte del cervello che si è modificata per essere sensibile alla luce. Ha una superficie di sei centimetri quadrati ed è composta da

Pagina 10

Storia sentimentale dell'astronomia

. Com’è inevitabile, assorbe un po’ di luce lungo il tragitto tra il cristallino e la retina e la sua trasparenza si degrada con l’età. A cinquant’anni

Pagina 10

Storia sentimentale dell'astronomia

, nebulose come quella di Orione lontana 1800 anni luce, ammassi globulari come M13, a 25 mila anni luce nella costellazione di Ercole, formati da mezzo

Pagina 12

Storia sentimentale dell'astronomia

Parrinello e Roberto Car del Politecnico di Zurigo. A catturare la luce è un gruppo di quattro atomi (soltanto quattro tra le decine di migliaia che

Pagina 12

Storia sentimentale dell'astronomia

La luce di Newton

Pagina 122

Storia sentimentale dell'astronomia

Stabilito che il prisma non aggiungeva colori ma li separava, a ulteriore dimostrazione della natura composita della luce bianca, con un altro

Pagina 122

Storia sentimentale dell'astronomia

Newton arrivò al telescopio a specchio dopo la scoperta che la luce bianca risulta da una mescolanza di colori diversamente rifratti nei prismi (e

Pagina 122

Storia sentimentale dell'astronomia

La luce della galassia di Andromeda che arriva oggi a noi, esemplari di Homo sapiens, partì prima che Homo erectus incominciasse ad alzare lo sguardo

Pagina 13

Storia sentimentale dell'astronomia

Accertato che il raggio della luce solare potesse passare attraverso le colonne della navata centrale e stabilito che a Bologna l’altezza minima del

Pagina 135

Storia sentimentale dell'astronomia

Cassini, Roemer e la velocità della luce

Pagina 140

Storia sentimentale dell'astronomia

La luce di Roemer

Pagina 141

Storia sentimentale dell'astronomia

A dimostrare che, pur essendo grande, la velocità della luce non è infinita, aveva provato Galileo Galilei. L’esperimento, riferito nei Saggi dell

Pagina 141

Storia sentimentale dell'astronomia

Roemer morì in seguito a calcoli renali il 19 settembre 1710, trentacinque anni dopo la scoperta della velocità della luce, annunciata il 22

Pagina 141

Storia sentimentale dell'astronomia

danese Ole Roemer (1644-1710), fin dal 1675 aveva compreso che quel ritardo era dovuto alla velocità finita della luce: l’eclisse si verificava

Pagina 141

Storia sentimentale dell'astronomia

Tornando a Gian Domenico Cassini, sul fronte osservativo, c’è ancora da registrare, nella primavera del 1692, la scoperta di una strana “luce

Pagina 143

Storia sentimentale dell'astronomia

. Boskovic, si è detto, condivideva la teoria corpuscolare della luce elaborata da Newton. Questa teoria fu in auge nel Settecento ma venne abbandonata

Pagina 160

Storia sentimentale dell'astronomia

confrontare la luce del Sole con quella del pianeta tenendo conto della distanza tra di essi e di entrambi dalla Terra, nonché della percentuale di luce

Pagina 167

Storia sentimentale dell'astronomia

Falso allarme: Bradley e l’aberrazione della luce

Pagina 169

Storia sentimentale dell'astronomia

“fisica” indubitabile del sistema copernicano, diversa dalla parallasse sognata da Galileo ma altrettanto inoppugnabile); 2) la velocità della luce era

Pagina 169

Storia sentimentale dell'astronomia

Tanto per togliere la curiosità a chi legge, oggi sappiamo che la distanza di Eltanin, una stella gigante color arancio, è di 148 anni luce, il che

Pagina 169

Storia sentimentale dell'astronomia

direzione. Aveva scoperto quella che fu poi chiamata “aberrazione della luce”: poiché la Terra si muove intorno al Sole alla velocità di 30 chilometri

Pagina 169

Storia sentimentale dell'astronomia

Giochi di luce mondani

Pagina 187

Storia sentimentale dell'astronomia

Nel 1849 Hippolite Fizeau tentò una misura diretta inviando un raggio di luce tra il terrazzo della casa dei suoi genitori a Suresnes e Montmartre

Pagina 188

Storia sentimentale dell'astronomia

luce. Pure in questo caso c’è una connessione con la scala del sistema planetario e quindi con la parallasse solare. Per primo Roemer aveva dedotto

Pagina 188

Storia sentimentale dell'astronomia

lato c’era una ruota dentata che con i suoi 400 denti interrompeva a intervalli regolari un raggio di luce, dall’altro lato uno specchio rotante a 400

Pagina 188

Storia sentimentale dell'astronomia

Pare incredibile, ma ancora a metà dell’Ottocento mancava una prova diretta della rotazione della Terra. C’era l’aberrazione della luce trovata da

Pagina 191

Storia sentimentale dell'astronomia

decenni del Seicento i telescopi avevano aumentato enormemente la quantità di luce raccolta ma il sensore sul quale la luce si concentrava era pur sempre

Pagina 203

Storia sentimentale dell'astronomia

(brillante di luce propria) e, più vicine a noi, le stelle. Evidentemente non conosceva il fenomeno dell’occultazione di stelle da parte della Luna

Pagina 21

Storia sentimentale dell'astronomia

Nell’anno 1800 William Hershel ripeté l’esperimento di Newton: con un prisma suddivise la luce bianca del Sole nello spettro dei suoi colori. Ma fece

Pagina 213

Storia sentimentale dell'astronomia

quantità di luce. Per studiare meglio il fenomeno usò tre termometri e li spostò in corrispondenza dei vari colori. Stranamente, il calore era

Pagina 213

Storia sentimentale dell'astronomia

moderna. Nonostante i lavori di Hershel, Ritter e Melloni, la luce visibile rimase protagonista per decenni, e non soltanto perché grandi telescopi

Pagina 214

Storia sentimentale dell'astronomia

sodio quando i suoi elettroni vengono eccitati: la luce giallastra delle lampade stradali è dovuta all’emissione degli atomi di questo elemento.

Pagina 216

Storia sentimentale dell'astronomia

passare in un prisma la luce delle sei stelle più brillanti, e notò una differenza netta tra lo spettro bianco-azzurro di Sirio e quello rosso

Pagina 220

Storia sentimentale dell'astronomia

I primi astrofisici dovettero affrontare il problema di distinguere le righe spettrali appartenenti al Sole, alle stelle e alla luce riflessa dai

Pagina 222

Storia sentimentale dell'astronomia

. La Piccola Nube di Magellano secondo la sua stima sarebbe stata ad appena 30 mila anni luce, un sesto della distanza vera. Per di più un errore di

Pagina 231

Storia sentimentale dell'astronomia

Einstein rincorre la luce

Pagina 241

Storia sentimentale dell'astronomia

Sappiamo già che all’età di 16 anni Einstein sognò, o semplicemente immaginò, di correre al fianco di un raggio di luce: come gli sarebbe apparso

Pagina 241

Storia sentimentale dell'astronomia

Nel marzo del 1905 Einstein parlò della questione della velocità della luce con l’amico Michele Besso senza venirne a capo. Ma tornando a casa in

Pagina 242

Storia sentimentale dell'astronomia

’erano due semplici postulati: 1) le leggi fisiche sono identiche in tutti i sistemi inerziali; 2) la velocità della luce è costante ed è la massima

Pagina 242

Storia sentimentale dell'astronomia

Einstein ne aveva in mente altre due. Stando alla sua teoria, la massa del Sole avrebbe dovuto agire sulla luce emessa dalla stella spostandola verso

Pagina 244

Storia sentimentale dell'astronomia

, analizzando la luce emessa da corpi assai più massicci del Sole gli astronomi sono riusciti a verificare questo effetto della relatività generale.

Pagina 244

Storia sentimentale dell'astronomia

con la teoria della “luce stanca”.

Pagina 272

Storia sentimentale dell'astronomia

quindi con alta velocità di allontanamento (3C 273, per esempio, fugge a 44 mila chilometri al secondo, un sesto della velocità della luce). Alcuni erano

Pagina 278

Storia sentimentale dell'astronomia

sono meno della distanza del Sole ed equivalgono a 0,000014 anni luce, mentre la stella più vicina è a 4,3 anni luce e i confini del cosmo sono a 13, 7

Pagina 29

Storia sentimentale dell'astronomia

Nube di Magellano a 170 mila anni luce dalla Terra. Ancora aperta e difficilissima è la caccia ai neutrini cosmologici.

Pagina 295

Storia sentimentale dell'astronomia

Benché queste particelle siano così difficilmente afferrabili, lo studio del cielo nella “luce” dei neutrini è di grande interesse: può darci notizie

Pagina 295

Storia sentimentale dell'astronomia

A fine ottobre tutti persero di vista la stella perché ormai tramontava quando il Sole era appena sotto l’orizzonte: la luce del crepuscolo e la

Pagina 62

Storia sentimentale dell'astronomia

giorno e della notte ma anche il fenomeno della luce cinerea (già perfettamente interpretato da Leonardo e Galileo).

Pagina 74

Storia sentimentale dell'astronomia

Non è l’ingrandimento la cosa più importante, ma la quantità di luce che il telescopio può raccogliere, e questa dipende esclusivamente dal diametro

Pagina 76

Storia sentimentale dell'astronomia

cellule mediane si dividono in due liberando l’occhio. Tre mesi prima di nascere i feti sono in grado di percepire la luce attraverso il ventre materno, ma

Pagina 9

Cerca

Modifica ricerca